Materiali poveri per ricchi esperimenti
VEDERE IL SUONO
I nostri esperimenti
LE ONDE SONORE
Il suono è generato dalle vibrazioni di una sorgente che si propagano in un mezzo, comunemente l’aria.
Quelle sonore sono onde longitudinali, dove le particelle del mezzo oscillano nella stessa direzione in cui si propaga l’onda. Ad oscillare sono le molecole d’aria, che urtandosi e ritornando nella posizione di equilibrio in maniera periodica, danno vita alle onde sonore.
Come si vede nell’animazione non si ha un effettivo trasporto di materia ma solamente di energia, portata dall’onda stessa. Riusciamo quindi a percepire la musica riprodotta da un altoparlante grazie al propagarsi di queste oscillazioni nello spazio circostante
In che modo, nell’esperienza della vita di tutti i giorni, siamo soliti percepire queste oscillazioni? Attraverso l’udito. Le vibrazioni infatti, una volta raggiunto il nostro orecchio, fanno vibrare il timpano; da qui, dopo diversi passaggi, la percezione della vibrazione viene trasmessa fino al cervello. Il risultato è che “sentiamo” il suono.
Sorprendentemente, l’udito non è l’unico senso attraverso il quale possiamo avere esperienza delle onde sonore.
In questo progetto ci occupiamo infatti di studiare alcune strategie che rendano possibile
VEDERE IL SUONO!
Per rendere questa idea alla portata di tutti, abbiamo deciso di concentrarci su soluzioni che richiedano materiale “povero”: Non stiamo quindi parlando di sofisticati apparati e strumenti di laboratorio, ma di materiale facilmente reperibile da chiunque.
curve di lissajous
PIATTI DI CHLADNI
Utilizzando strumentazione di laboratorio (oscilloscopio e generatore di vibrazioni in combinazione con piatto metallico), abbiamo osservato altre forme: scoprile in questo video!
CHI SIAMO?
Il progetto è stato condotto dalla classe 4F del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Genova, sotto la supervisione del Prof. Giacomo Dolcetto.
COM’è NATO IL PROGETTO?
Questo progetto è nato dall’interesse verso i molteplici fenomeni che si possono studiare relativamente alle onde, argomento che a scuola stavamo trattando sia in matematica che in fisica.
L’idea iniziale è difficile da rintracciare: la curiosità legata alla possibilità di utilizzare un senso diverso dall’udito per percepire il suono è nata durante le discussioni e i laboratori svolti a scuola, e ha preso forma in risposta al bando del Premio Archimede 2023 dell’Unione Matematica Italiana.